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Scarlino (GR) è un comune di circa 3400 abitanti, dista dal capoluogo circa 35 km. Il centro storico si trova sulle pendici di Monte d'Alma, in un'area dove sono venuti alla luce reperti preistorici risalenti all'Eneolitico e all'Età del Bronzo.
Il territorio comunale si estende su una superficie di poco inferiore ai 90 km² dalle pendici nord-occidentali di Poggio Ballone fino alla fascia costiera alta e frastagliata del promontorio delle Bandite di Scarlino, area protetta all'interno della quale spicca la suggestiva Cala Violina. A nord del promontorio, si trova il Porto del Puntone di Scarlino, nel cuore dell'omonima frazione balneare. Il territorio comunale confina a nord-ovest con il comune di Follonica, a nord con il comune di Massa Marittima, a est con il comune di Gavorrano, a sud con il comune di Castiglione della Pescaia, mentre a ovest è bagnato dal Mar Tirreno affacciandosi nella parte orientale del Golfo di Follonica.
A livello di altitudine, il territorio si estende dal livello del mare fino ai 559 metri s.l.m. del Monte d'Alma, una delle pendici settentrionali del massiccio collinare di Poggio Ballone. Il centro di Scarlino è situato a 229 metri s.l.m.

Frazioni : Scarlino Scalo,Puntone

la Rocca Aldobrandesca




La Rocca aldobrandesca, nota anche come Rocca Pisana o Castello di Scarlino si trova nella parte più alta del centro storico dell'omonimo comune della provincia di Grosseto. Il Castello di Scarlino sorse come rocca nel corso del X secolo, per volere degli Aldobrandeschi, in un'area che aveva dato alla luce reperti di epoca preistorica. Il complesso rimase di proprietà della famiglia Aldobrandeschi fino alla fine del Duecento, eccetto un breve e temporaneo passaggio alla famiglia Alberti di Mangona. Tra la fine del Duecento e gli inizi del Trecento il castello fu ceduto ai Pisani che lo controllarono per quasi un secolo; proprio in questo periodo fu completamente ristrutturato il complesso. Nel 1398 sia Scarlino che la sua rocca entrarono a far parte del Principato di Piombino, sotto la cui giurisdizione rimase fino al 1815, anno in cui entrò a far parte definitivamente del Granducato di Toscana. Dopo un lungo periodo di degrado che ha compromesso una parte dell'antica fortificazione, sono stati condotti importanti interventi di restauro negli ultimi anni del Novecento che hanno permesso di salvare il complesso, cercando di riportarlo agli antichi splendori. La Rocca aldobrandesca di Scarlino si trova in posizione dominante rispetto all'abitato, all'area meridionale delle Colline Metallifere grossetane e alla parte settentrionale della Maremma grossetana; si presenta sotto forma di imponenti ruderi ottimamente recuperati grazie ai lavori di restauro effettuati negli ultimi due decenni del Novecento. Il complesso attuale, risalente alla ristrutturazione tardo medievale, è costituito da 3 torri angolari differenti tra loro, unite tra loro da una serie di cortine murarie di altezza diversa. La torre nord-orientale si presenta a sezione circolare, con una porta ad arco tondo; attorno ad essa si sviluppano i resti di cortine murarie che dovevano racchiudere, in passato, un bastione o un fortilizio. La torre sud-orientale presenta una sezione quadrata, mentre quella sud-occidentale è rettangolare e di altezza minore rispetto alle altre. L'intero complesso, interamente rivestito in pietra, poggia su strutture molto più antiche che testimoniano l'origine alto medievale del castello.